LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Giorgio Mancinelli
ZEN : luci / colori / stagioni / esternazioni

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
ZEN : luci /colori /stagioni /esternazioni

(Disciplina del Mahajana Buddhism, pronuncia giapponese della parola chinese Chàn, derivata dal Sanscrito dhyana, che approssimativamente è traslata con "meditazione" o "stato meditativo").

Primavera:
o della pietra grigia, ovoidale, perfetta
sospesa sull’ampia campitura del giardino
sfuma dall’intenso al verde chiaro
colpita dalla luminosità dell’alba che avanza

trasparenze di un gioco di specchi
specchiare di cristalli che si rifrangono
nella limpidezza pura dell’aria
virgineo risveglio di lontananze

spirito di pace, di continuo ricongiungimento
germoglio che avanza dentro l’ampliarsi del tempo
ovulo di vita che rischiara
il passo estemporaneo dell’eterno.


Estate:
o del blocco granito, denso, spaccato dal sole
rosso melograno gravido che figlia e si disperde
nei ciottoli disseminati nel giardino
incontinente

linee che si rincorrono avide, curve che si disciolgono
a dar forma a segni, simboli vaghi
geroglifici d’una età mai dimenticata
occultata nella lucentezza del fuoco

metamorfosi, fughe di solidi che si rincorrono
che si contendono l’eterno riproporsi consistente
delle forme
del divenire della materia.


Autunno:
o dell’infinito ritorno, dal giallo intenso al bruno
al rosso sangue della terra che chiama
concretezza di spasimi, di eventi, di volontà affermate
dentro la brace accesa di soliloqui stanchi

patriarca senza legioni, crepitio d’ossa prigioniere
epitaffi di un’attesa che scorre lenta che stenta a venire
foglie uccise ancora vive palpitanti
cadute nel giardino delle rimembranze

scroscio che s’inoltra negli spazi interstiziali
tra i ciottoli arsi, logorio di pietre come di pianto
cimitero di lagrime sparse sopra i misteri del canto
l’ultima come la prima nota dell’universo.


Inverno:
o della trasparenza del bianco, candore dell’acqua vitale
portento della trasformazione
concezione subliminale della spiritualità dell’anima
dentro il risvolto, la falda del cappello del tempo

immensità del giardino, dimensione della neve
vaghi cristalli di ghiaccio per un’estetica dell’infinito
stretta nel pugno che rimpasta, modifica, ricompone
materia d’uomo

trascendenza, inconoscibilità, immanenza degli elementi
bonsai cresciuto tra le rughe intorno alle gote
conoscenza dei capelli bianchi, delle occhiaie che fondono
la dura pietra, il tronco dell’albero spoglio, ricurvo
.   .   .
sotto il peso degli anni, tutt’uno con la vetusta età.



 Roberto Maggiani - 14/07/2011 20:17:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Complimenti Giorgio, molto bella, per me, questa poesia che percorre le quattro stagioni con intelligente evocare di forme e colori e materia; quattro stagioni come i quattro elementi primordiali ci appartengono e vivono come miti nel nostro inconscio collettivo. Bella prova di scrittura in versi, fluida, vagamente prosastica, ma si sa che nella prosa tu sei bravo.

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.